mercoledì 20 dicembre 2017

L' Abbecedario e la sua Rappresentazione

A come Arte


B come Botto




C come Capodanno Cinese


D come Detonazione


E come Esplosione


F come Festa


G come Guerra


H come Height


I come Incendio


L come Li Tian


M come Mortaio


N come Notte


O come Ombre


P come Polvere da sparo


Q come Quimicas


R come Ruggieri (fratelli artificieri)


S come Stelle


T come Traiettoria


U come Usanza


V come Ventaglio (forma di un tipo di fuochi artificiali)


Z come Zolfo


martedì 19 dicembre 2017

Le Metafore

Nonostante l'uomo sia sempre in cerca dell'innovazione, nel momento in cui si cimenta nella "creazione" tenta sempre di rifarsi a qualcosa che già conosce, qualcosa che sa come utilizzare e che gli dà senso di familiarità: un elemento, un colore, una forma. Proprio quest'ultima è ciò che maggiormente caratterizza i fuochi artificiali! Dopo il boato provocato dall'esplosione, nessuno si aspetterebbe di vedere quei magnifici rosoni colorati che illuminano gli occhi, ma perché la loro forma non ci sorprende? Perché ci sembra così "naturale"?
La prima associazione che arriva è sicuramente quella ad un girasole: lo stello è assimilato al "piccola luce" che viaggia verso il cielo, dove finalmente è pronta all'esplosione centrale, parte che richiama l'infiorescenza,  seguita dalla diffusione a raggiera, ovvero i petali. Tuttavia i girasoli sono monocolore, mentre i fuochi artificiali sono un trionfo di colori, da questa considerazione deriva  la seconda possibile similitudine: un acchiappasogni.
 Con i loro fitti intrecci, che fungono da corde della circonferenza e che richiamano a loro volta la tela di un ragno, questi piccoli oggettini originari del Nord America fanno ormai parte della nostra cultura,  tanto da poter essere rivisti nei vari spettacoli pirotecnici; infatti anche le piume che, di solito, vi vengono accorpate potrebbero essere i vari raggi, che scendono verso in basso consumandosi dopo aver illuminato la serata.
Ma forse, la più semplice e naturale associazione che arriva è quella all'occhio umano: l'iride,  la pupilla e la piccola aureola che qualche volta la contorna, sono la più fedele imitazione dei fuochi artificiali, che presentano diverse colorazioni in base ai vari casi proprio come gli occhi umani, e che risaltano sulla pelle uniforme e levigata del cielo blu notte.



I Brevetti




Sono diversi i brevetti relativi ai fuochi artificiali, tra i quali ricordiamo:

-  US1922081  sui fuochi d'artificio  (vedi pdf)

-  US2006271  sull'esposizione pirotecnica  (vedi pdf)

-  US2311721  sull'assemblaggio esplosivo  (vedi pdf)

-  US4697518  sui fuochi d'artificio modellati  (vedi pdf)


CLICCA QUI  per conoscere tutti i brevetti relativi ai fuochi artificiali


I Modelli

Essendo ormai utilizzati nelle più varie e particolari occasioni, molto spesso si perde il messaggio intrinseco che i fuochi artificiali racchiudono nella loro esplosione di colori. L'arte pirotecnica infatti, oltre ad essere utilizzata per festeggiare compleanni e feste nazionali,visto il modello di bellezza e vivacità che impersona, viene usata anche in occasione di eventi particolarmente importanti con lo scopo di perseguire un ideale, un modello, così grande da non poter essere espresso in altro modo.

Esempio di questi spettacoli simbolici è riscontrabile innanzitutto nelle cerimonie che accompagnano le Olimpiadi, dove si persegue il modello di forza, sia fisica che mentale, che caratterizza i partecipanti; non dimentichiamo che è la fiamma olimpica uno dei simboli principali dei Giochi.

Possiamo trovare un utilizzo altrettanto particolare nel caso dei fuochi artificiali che accompagnano il logo Walt Disney all'inizio di ogni cartone animato, infatti, in questo caso, vengono usati come modello di magia: solo l'arte pirotecnica può eguagliare la spettacolarità di tali film d'animazione.




Gli Utilizzatori

L'arte pirotecnica non viene utilizzata solamente dagli artificieri per l'organizzazione di magnificenti spettacoli in occasione di feste nazionali ed eventi mondiali, ma, purtroppo, la maggior parte della produzione industriale viene acquistata da gente inesperta per celebrare qualsiasi tipo di evento: dai semplici compleanni, alle feste di paese, per concludere poi con i botti di Capodanno. Sono proprio questi ultimi ad aumentare il rischio di incidenti, in quanto, in questo caso, gli utilizzatori non conoscono bene né le modalità d'uso (come attivare i razzetti, la distanza di sicurezza, ecc) né come agire in caso di pericolo di incidente.

Viene qui di seguito riportato il link ad un video che mostra le immagini di artificieri esperti al lavoro:



domenica 17 dicembre 2017

Le Storie e i Protagonisti

Primo protagonista, nella storia dei fuochi artificiali, è sicuramente il loro inventore: il monaco cinese Li Tian. La storia narra come, intorno al 1400, dopo mesi di diluvi ed epidemie che flagellano le popolazioni, Li Tian decida di scacciare i demoni che hanno stregato il clima ed incutere timore negli spiriti maligni, così che se ne vadano portando via la pioggia. Riempie così una canna di bambù con una miscela di nitrato, carbone di legna e zolfo: il primo fuoco d'artificio della storia. Nella sua terra questa figura mitica è venerata ancora oggi, infatti in Cina tutti i bambini conoscono la leggenda di Li Tian.

Per quanto riguarda invece la tradizione italiana, i massimi esponenti di quest'arte sono i fratelli Ruggieri. Nel 1743, all’epoca della corte di Versailles,  Luigi XV (pronipote del re sole), viene a conoscenza di un nuovo spettacolo pirotecnico messo in scena da cinque fratelli di Bologna, e li invita; i Ruggieri vengono cosi nominati artificieri della corte di Francia.  Questi, utilizzando meccanismi che si accendevano da soli (ruote che girando accendevano altre ruote di petardi) o fuochi d’artificio (fissi e mobili) che si innescavano a vicenda, mettevano in scena spettacoli talmente particolari da lasciare il pubblico a bocca aperta, tanto da essere in grado di contribuire ad esaltare la figura ed i meriti del giovane re.


Ancora più importante sarà la nuova generazione della famiglia, infatti è proprio Claude Ruggieri a mettere in scena i primi fuochi artificiali di colore verde,  per le nozze di Napoleone Bonaparte nel 1810. Ma l'invenzione più spettacolare di questa ditta risale alla Parigi del 1830, quando il già noto Claude decise di costruire un enorme razzo, che lanciò in aria con una pecora al suo interno (la quale tornò a terra sana e salva grazie all'uso di un paracadute). E' proprio questo primo razzo a lunga gittata a rappresentare l'origine dei missili balistici.

 

I Luoghi

La Cina, luogo di nascita dei fuochi artificiali, è ancora oggi il luogo di maggior produzione e sviluppo dell'arte pirica.

Andando più nello specifico, è Liuyang, capoluogo di medie dimensioni nella Cina sud-orientale, ad essere considerata la capitale dei fuochi d'artificio! Nessun altro posto al mondo può vantare una produttività così elevata e di qualità (conta più di 900 fabbriche che provvedono al continuo rifornimento di razzi, petardi e candele magiche), infatti i 2/3 di tutta la produzione mondiale provengono da questa provincia, che è il motore economico dell'intera regione.
Da sottolineare lo spirito del passato che si respira nelle fabbriche e la tranquillità che le governano: nonostante ognuna di esse conti circa 300.000 addetti, gli uomini e le donne lavorano tutto a mano, senza l'uso di particolari macchinari per accelerare la produzione.

venerdì 15 dicembre 2017

Il Glossario

ITALIANO
INGLESE
FRANCESE
SPAGNOLO
Altezza
Height
Hauteur
Altura
Colori
Colors
Couleurs
Colores
Combustione
Combustion
Combustion
Combustión
Detonazione
Detonation
Détonation
Detonación
Diametro
Diameter
Diamètre
Diámetro
Esplosivo
Explosive
Explosif
Explosivo
Fuoco
Fire
Feu
Fuego
Gittata
Range
Gamme
Alcance
Mortaio
Mortar
Mortier
Mortero
Pirotecnica
Pyrotechnics
Pyrotechnie
Pirotécnica
Polvere da sparo
Gunpowder
Poudre à canon
Pólvora
Sostanze chimiche
Chemical substances
Substances chimiques
Sustancias químicas
Spettacolo
Show
Divertissement
Entretenimiento
Traiettoria
Trajectory
Trajectoire
Trayectoria

lunedì 11 dicembre 2017

Le Industrie

Lo sviluppo sempre crescente della tecnologia ha sicuramente dato una spinta importante al progresso dell’industria pirotecnica. L’arte dei fuochi artificiali è infatti oggi molto diffusa a livello globale: negli Stati Uniti esistono molteplici aziende, che vengono riunite e regolamentate dall’ American Pyrotechnics Association. Ciononostante, spesso i fuochi artificiali utilizzati in America vengono importati da altre nazioni, in particolare dalla Cina, che rimane ad oggi uno degli stati più attivi in questo settore.


Per quel che riguarda la situazione italiana, l’industria pirotecnica è sicuramente molto sviluppata: storicamente, infatti, gli italiani sono stati i primi in Europa a maneggiare la polvere da sparo e a confezionare fuochi d’artificio. Si va dalle aziende di produzione più grandi (a carattere internazionale) a quelle più piccole (a gestione quasi familiare), ed esistono diverse scuole, tra cui la più conosciuta è quella napoletana.







Le Tecnologie e le Scienze

Essendo le sostanze chimiche i principali componenti dei fuochi artificiali, è essenziale il contributo dato dalle scoperte tecnologiche in questo particolare campo scientifico; innanzitutto per quel che riguarda le sostanze utilizzate:
"[...]Sono miscele esplosive di varie sostanze chimiche: alcune sono sostanze combustibili, altre sviluppano ossigeno. Tra le prime si trovano zolfo, carbone, zucchero e gommalacca, quelle che sviluppano ossigeno sono clorato di potassio (KClO3molto instabile e pericoloso), perclorato di potassio (KClO4, più stabile) e nitrato di potassio (KNO3), clorato di sodio (NaClO3, utilizzato anche come diserbante per erbe infestanti), nitrato di sodio (NaNO3, in piccole quantità utilizzato anche come conservante, ad esempio per i salumi, con la sigla E251), nitrato di stronzio Sr(NO3)2, nitrato di bario Ba(NO3)2."
clicca qui per ulteriori approfondimenti

Inoltre, le nuove tecnologie dei laboratori chimici, danno un contributo essenziale nei test per collaudare le miscele utilizzate per ottenere i vari colori: per esempio, per ottenere il blu si utilizzano dei sali di rame, per il rosso lo stronzio, per il verde il cloro o il bario. I periti chimici testano infatti la purezza dei colori che devono trattare: è necessario che le molecole di colore siano completamente libere da altre sostanze, se entrassero delle impurità nella miscela i colori sarebbero falsati e darebbero una luce meno intensa anche in cielo. Per verificarne la purezza, i colori vengono immersi in dei solventi e quelli che sbiadiscono sono contaminati; inoltre è così possibile vedere quale sarà la loro tonalità cromatica e quali di essi necessitano di un additivo.

Infine, è importante ricordare le tecnologie introdotte per aumentare le misure di sicurezza: le postazioni dei fuochi d'artificio vengono azionate elettricamente e non più a mano, si utilizzano strisce di carta e fogli di alluminio, poggiati allo sbocco del mortaio, come segni di allarme (se il foglio non si strappa durante lo spettacolo, gli artificieri capiscono immediatamente che in un tubo c'è ancora un razzo inesploso). Nel caso in cui vi siano problemi per quanto riguarda gli agenti atmosferici, soprattutto nel caso di pioggia, vengono applicati anche degli involucri di plastica.


sabato 2 dicembre 2017

I Rischi

"In Italia tra giugno e settembre quasi ogni giorno si festeggiano sagre di paese e feste di santi patroni con fuochi d'artificio [...] Eppure è dimostrato scientificamente che i fuochi d'artificio hanno effetti negativi sull'ambiente, sull'uomo, sugli animali domestici e fauna selvatica"
articolo completo

"Sono tanti gli incidenti che colpiscono chi lavora nelle fabbriche di fuochi artificiali, spesso luoghi appartati e dedicati al pericoloso lavoro, a volte laboratori improvvisati e per questo ancora più a rischio."
 incidenti più gravi tra il 2000 ed il 2011


L'ultima notizia risale al 20 Ottobre 2017 con una esplosione di una fabbrica di fuochi d'artificio nel Foggiano.



Sembra perciò evidente che la sicurezza non è mai troppa quando si parla di fuochi artificiali, infatti l'ultima circolare in materia emanata dal ministero è datata 13 Luglio 2017

venerdì 1 dicembre 2017

I Simboli







Le Specifiche

Per quanto riguarda le categorie di legge in Italia, da ricordare è sicuramente il decreto legislativo 58/2010 all'interno del quale troviamo non solo, nell'articolo 3, la suddivisione dei prodotti pirotecnici in tre categorie: fuochi d'artificio, articoli pirotecnici teatrali e altri articoli pirotecnici; ma nell'articolo 5 sono riportate anche delle limitazioni, sia riguardo l'età che le autorizzazioni necessarie, per quanto riguarda la vendita di questi articoli.


I Grafici

In questo primo grafico vediamo messi a confronto, nell'arco di periodo che va dal 1976 al 2008, l'ammontare dei soldi spesi per gli spettacoli pirotecnici (barre in rosso) con gli infortuni provocati da questi (linea blu). Di conseguenza è possibile notare come un maggiore e crescente investimento nel settore abbia provocato una diminuzione dei problemi da esso causati.


fonte: ampyro.com

Viene riportato inoltre un altro grafico focalizzato sul denaro utilizzato in America per l'arte pirotecnica messo a paragone con quello totale.

E nello stesso articolo ritroviamo anche un diagramma a torta dove vengono specificate le zone del corpo maggiormente colpite a causa di infortuni provocati dai fuochi artificiali.






Le Statistiche

Viene riportato qui di seguito il link ad una raccolta di dati statistici pubblicata sul sito "Statistic Brain". L'analisi è stata effettuata negli Stati Uniti, e riporta informazioni sulla quantità di fuochi artificiali venduta ogni anno e sul reddito medio annuale riferito all'industria pirotecnica. Altri dati molto interessanti che vengono riportati sono quelli relativi a ferite, infortuni e incendi causati da esplosioni artificiali (con relativo bilancio economico), con un approfondimento sui diversi tipi di artifici e su quali di questi causano incidenti con maggiore frequenza.

clicca qui per le statistiche



I Numeri: dimensioni e...

CARICHE DA 5 CM:
- Altezza: 60 m
- Gittata: 40 m
- Velocità iniziale: 35 m/s
- Diametro fuoco: 25 m

CARICHE DA 10 CM:
- Altezza: 120 m
- Gittata: 85 m
- Velocità iniziale: 50 m/s
- Diametro fuoco: 55 m

CARICHE DA 15 CM:
- Altezza: 180 m
- Gittata: 130 m
- Velocità iniziale: 60 m/s
- Diametro fuoco: 80 m

CARICHE DA 20 CM:
- Altezza: 240 m
- Gittata: 170 m
- Velocità iniziale: 70 m/s
- Diametro fuoco: 110 m

Fonte utilizzata (per immagine ed informazioni): articolo su Focus