lunedì 30 ottobre 2017

Funzioni e Storia

Dalla loro nascita fino ad oggi, i fuochi artificiali hanno subito un’evoluzione non soltanto tecnica ma soprattutto funzionale.
La scoperta della polvere da sparo, avvenuta accidentalmente in Cina sotto il dominio della dinastia Tang (VIII secolo D.C.), diede il via a una serie di tentativi di applicazione pratica che si conclusero principalmente nell’utilizzo della nuova invenzione in campo militare. Inizialmente i primi artifici pirotecnici venivano lanciati a mano o mediante macchine belliche, in seguito vennero ideati i primi razzi e lanciafiamme, fino ad arrivare a veri e propri cannoni. È riportato infatti l’utilizzo del cosiddetto “fuoco volante” da parte dell’esercito imperiale cinese contro gli invasori mongoli durante la dinastia Song (a partire dal 900 D.C.).
Si sviluppò però parallelamente anche una funzione ludica dei fuochi artificiali, che venivano impiegati per accompagnare feste e celebrazioni, segnando l’inizio di quella che diventerà la vera e propria arte pirotecnica. Esistevano infatti dei veri e propri “maestri”, molto rispettati e considerati quasi una sorta di stregoni, a conferma di quanto già all’epoca i rudimentali giochi pirotecnici fossero in grado di affascinare il pubblico e portarlo a pensare di avere davanti agli occhi una magia. Si pensava addirittura che avessero la capacità di scacciare via gli spiriti maligni e di portare fortuna e prosperità, ed è anche grazie a queste credenze che la loro diffusione divenne sempre più ampia e le tecniche sempre più raffinate.
Fu soltanto più tardi però che  l’arte pirotecnica approdò in Europa: le prime fabbriche di fuochi artificiali risalgono al XIV secolo, e le due scuole di formazione principali furono quella tedesca di Norimberga e quella italiana di Bologna.

Ad oggi in Italia la scuola più famosa tra tutte è sicuramente quella napoletana, legata a una tradizione secolare importante e sentita. 

sabato 28 ottobre 2017

Elementi e Materiali

Elemento principale e fondamentale è la polvere da sparo, infatti fu proprio in seguito alla nascita di quest'ultima che la produzione dei fuochi artificiali ebbe inizio. Inventata in Cina, la polvere nera venne fin da subito impiegata in campo militare come arma contro gli invasori mongoli: è proprio sul campo di battaglia che si assiste ai primi spettacoli pirotecnici, dove tuttavia i fuochi artificiali non erano ancora dotati di colore (arte introdotta nel 1740 con l'aggiunta del cloruro di potassio). La polvere da sparo viene utilizzata in quanto propellente, che non solo porta i fuochi ad alta quota, ma li fa anche girare; inoltre, grazie a questa,  essi esplodono all'altezza desiderata (utilizzo come detonante).
 Gli altri elementi costitutivi vengono messi insieme alla polvere nera in contenitori di cartone e sono principalmente sostanze chimiche utilizzate per dare i vari colori; riconosciamo: il litio, il potassio, i sali di bario e anche altri metalli. Questi ultimi, portati a temperature abbastanza elevate, emettono radiazioni colorate: per esempio il colore rosso viene dato da una mistura di rame e stronzio. Le sostanze chimiche in questione devono essere molto pure e quindi, proprio per questo, risultano anche molto costose. Una volta pronti, i fuochi vengono infine messi ed innescati in delle strutture di metallo (i mortai), in modo tale da poter essere lanciati in sicurezza e con la corretta precisione in direzionalità.

Articolo di Giornale

Non appena sentiamo pronunciare le parole “fuochi d’artificio”, le immagini che scorrono nella nostra mente sono legate a situazioni di festività, di celebrazioni, di eventi pubblici o privati in cui l’unica cosa da fare è divertirsi. Con i loro vividi colori e le loro molteplici forme, con gli spari a volume così alto da sovrastare quello dei pensieri, gli spettacoli pirotecnici sono diventati nella cultura odierna il simbolo per eccellenza della festa e dello svago, entrando a far parte di tradizioni ormai consolidate in giro per il mondo.

Qui di seguito è riportato un articolo che racconta le origini dei fuochi artificiali più famosi al mondo, pubblicato sul sito dell’Agenzia Nazionale Stampa Associata (ansa.it):

venerdì 20 ottobre 2017

Nuvola di Parole



Definizione e Traduzioni

Fuochi artificiali

Trovano le loro origini in Cina durante l'VIII secolo. Identificati come un particolare tipo di esplosivo (dato dalla combinazione di polvere pirica e sostanze chimiche) usato con il solo scopo di creare spettacolo attraverso figurazioni luminose e sonore.

Questa definizione viene tradotta nelle più diffuse lingue europee come:
-Fireworks
-Fuegos artificiales
-Feux d'artifice
-Feuerwerk